Roland Gori

Roland Gori è Professore onorario di Psicopatologia clinica presso l’Università di Aix-Marseille-I, Chaire di filosofia (2015-2016) della Scuola di Scienze Filosofiche e Religiose dell’Università Sant Louis a Bruxelles, Psicanalista Membro dello Spazio Analitico. Ha dato avvio, con Stefan Chedri a “L’Appel des Appels”, attuale Presidente dell’Associazione “L’Appel des Appels ”. Le pubblicazioni più recenti: Un monde sans esprit (2017); L’individu ingouvernable (2015); Fuat-il renoncer à la liberté pour étre heureux? (2014); La Fabrique des imposteurs (2013); De quoi la psychanalyse est-elle le nome? (2010); La santé totalitaire Essai sur la medicalisation de l’existence (con MJ Del Volgo, 2015, 2009). Pubblicati in Italia: Logica delle passioni (ed. FrancoAngeli, 2006) e La dignità di pensare (Trad. it. di A. Peduto, ed. Alpes, 2015)....

René Kaës. “La metapsicologia oggi”.

L’estensione della pratica psicoanalitica è una costante vitale e quindi conflittuale della sua storia. E ha come conseguenza la trasformazione dei suoi oggetti teorici e dei modelli di comprensione costruiti a partire da essa. Questa estensione è una condizione del suo sviluppo, ma solleva un problema, cioè un ostacolo al sapere stabilito sulla base del suo metodo iniziale : il dispositivo princeps della cure è un soggetto singolo. Se si accetta di pensarne l’emergenza e le conseguenze, allora l’estensione è un lavoro di creazione. In questo caso, occorre chiedersi quali trasformazioni nel corpo teorico della psicoanalisi sono necessarie quando il campo della sua pratica e la clinica che lo accompagna conoscono un’estensione tale da sconvolgere la conoscenza stessa...

René Kaës

René Kaës: Professore emerito di Psicologia e Psicopatologia Clinica all’Università Lumière Lyon 2. Psicoanalista, psicoanalista di gruppo e conduttore di psicodramma.Membro titolare della Société Française de psychothérapie psychanalytique de groupe. Presidente anziano del Cercle d’Etudes Françaises per la Formazione e la Ricerca in Psicoanalisi: gruppo, psicodramma, istituzione. Autore di molte opere di psicoanalisi sul gruppo, il sogno, il soggetto e l’intersoggettività, le alleanze inconsce, la trasmissione intergenerazionale della vita psichica, l’epistemologia della psicoanalisi (Boston, Rowman & Litttlefield, 2017, in corso di...

David Le Breton. “Fuggire da sé per salvarsi”.

Le nostre esistenze a volte ci pesano. Qualche volta vorremmo allontanarci dalle necessità che ad esse sono legate. Per così dire, prenderci una vacanza da sé stessi per riprendere fiato. L’individualizzazione del senso, liberando da tradizioni o da valori comuni, conferisce autorità assoluta. Ognuno diventa maestro di sé stesso e rende conto solo a sé stesso. La frammentazione del legame sociale isola ogni individuo e lo restituisce a sé stesso, alla sua libertà, al godimento della sua autonomia o, viceversa, al suo sentimento di insufficienza, al suo fallimento personale. Molti dei nostri contemporanei a volte aspirano ad alleviare la pressione che pesa sulle loro spalle, alla sospensione di questo sforzo che deve essere fornito incessantemente per assicurare di continuare ad essere sé stessi sempre e in tutte le circostanze, di essere sempre all’altezza delle esigenze degli altri e di sé stessi....

David Le Breton

David Le Breton: Professore di Sociologia all’Università di Strasburgo. Membro dell’Istituto Universitario di Francia. Dal 2012 è titolare della cattedra di “Antropologia dei mondi contemporanei” all’Istituto degli Studi Avanzati dell’Università di Strasburgo (USIAS)....

Salvatore Inglese. “Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica.

Si percorre la traiettoria di ricerca che collega la psicopatologia delle migrazioni (italiane e internazionali) all’etnopsichiatria di Georges Devereux, rinnovata dalle intuizioni metodologiche e applicative di Tobie Nathan. I movimenti migratori rendono necessario un aggiornamento progressivo delle discipline interessate alla tutela della salute mentale che sono  state costruite lungo un asse etnocentrico. Tale modalità di costruzione genera oggi gravi difficoltà all’erogazione delle cure in favore di popolazioni sofferenti ma che appartengono a mondi culturali costitutivamente diversi, spesso poco conosciuti e, tendenzialmente, conflittuali. Per quanto animata da intenzioni collaborative di rinnovamento della conoscenza clinica e della pratica psicoterapeutica, l’etnopsichiatria generale continua a trasmettere un effetto di perturbazione cognitiva tale da renderne spesso difficoltosa la ricezione e l’applicazione nei vari sistemi di assistenza e nelle diverse configurazioni di rapporto...