Francesco Bottaccioli: La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) e l’epigenetica per il rinnovamento delle scienze e delle pratiche psi.

Scopo della Relazione è indicare un percorso di superamento dell’insoddisfacente condizione delle scienze e delle professioni psicologiche e psichiatriche, muovendo dall’esame delle principali novità emergenti. Nell’ambito delle neuroscienze, le più recenti elaborazioni di Antonio Damasio e Joseph LeDoux vanno nella direzione del superamento radicale del riduzionismo, a favore di una visione sistemica dell’organismo umano, in un quadro di interazione tra la psiche, il cervello e gli altri sistemi biologici. In ambito psicologico e psicoterapeutico, le due principali tradizioni, la psicodinamica e la cognitiva, sono percorse da correnti critiche che prospettano il superamento di alcuni capisaldi del loro rispettivo patrimonio tradizionale, a favore di un avvicinamento che, in alcuni, è esplicito progetto di integrazione teorica e pratica. In questo contesto, la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) e l’Epigenetica possono svolgere un ruolo fondamentale fornendo un paradigma scientifico non riduzionista su cui costruire un percorso unitario e una nuova sintesi in ambito psicologico e psichiatrico. La relazione quindi inizierà con un esame di tipo storico e scientifico dei cambiamenti paradigmatici introdotti dalla PNEI e dall’Epigenetica per poi proporre alcuni punti fondamentali di rinnovamento delle scienze e delle pratiche psi da sottoporre alla discussione seminariale. Francesco Bottaccioli si è laureato con lode sia in Filosofia e Storia della scienza, alla Sapienza Università di Roma, sia in Neuroscienze cognitive e Psicologia, all’Università dell’Aquila. È membro della direzione scientifica e docente dei Master in Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) delle Università degli Studi dell’Aquila e di Torino. Ha fondato la Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI), di cui è stato il primo Presidente e, successivamente, il Presidente onorario. Ha pubblicato numerosi articoli, saggi e libri di successo, di cui alcuni sono stati pubblicati in altre lingue. Tra questi ricordiamo Meditazione Psiche e Cervello, II ediz., Tecniche Nuove, Milano 2013, scritto con Antonia Carosella, con...

Peter Cryle: “Osservazioni sulla normalità”.

Peter Cryle. Dopo gli studi presso l’University of Queensland in Australia e un dottorato all’Università di Nizza, Peter Cryle è giunto nel 1973 al Department of French dell’University of Queensland come docente e ricercatore specialista di letteratura moderna francese. Cryle è oggi professore emerito presso l’Institute for Advenced Studies in the Humanities della stessa Università, dove dal 2002 al 2011 ha diretto il Centre for the History of European Discourses. È Cavaliere dell’Ordre des Palmes Académiques di Francia. Tra i suoi libri ricordiamo: The Thematics of Commitment (Princeton, 1985), Geometry in the Boudoir (Cornell, 1992), The Telling of the Act: Sexuality as Narrative in Eighteenth- and Nineteenth-Century France, (Delaware, 2002) and, with Alison Moore, Frigidity: An Intellectual History(Palgrave, 2011). Risultato del suo ultimo progetto di ricerca intrapreso con Elizabeth Stephens è il volume Normality: A Critical Genealogy, uscito nel 2017 per University of Chicago Press. Osservazioni sulla normalità. Nel 2017, in collaborazione con la mia collega Elizabeth Stephens, ho pubblicato una storia della normalità che prova a ricostruire l’evoluzione storica dell’uso della parola “normale,” soprattutto nei contesti francese e inglese. Il presupposto da cui siamo partiti è stato quello di un’analisi discorsiva. Grazie allo studio di una parola attraverso il tempo, volevamo ripercorrere la storia di una idea. La nostra storia inizia circa nel 1820, quando si parlò per la prima volta di “organi normali” in campo anatomico e di “stato normale” nella fisiologia. Il normale non indicava la perfezione nel pensiero classico, ma significava un’“organizzazione” corporale. Ogni organo normale era per definizione al suo posto funzionale. Furono la psicologia e la psicanalisi a parlare verso il 1890, non di organi, ma di soggetti e di persone anormali. Si potrebbe pensare che il binomio normale-anormale sia nato con l’emergenza...

FETHI BENSLAMA

   Le rimozioni fondative dell’istituzione islamica e il loro ritorno in epoca moderna. Nella sua riflessione sul monoteismo Freud non ha tenuto conto dell’Islam, sebbene nell’intera sua opera la religione sia onnipresente. Solo nell’ultimo dei suoi libri, L’uomo Mosè e la religione monoteistica, se ne occupa con alcune succinte enunciazioni, pur escludendolo dal suo campo di ricerca. Orbene, la teoria della religione in Freud presuppone, al di là dello studio del fenomeno religioso, le questioni del fondamento della società umana, della genesi della legge e della cronica crisi della civiltà. Che cosa ne conseguirebbe se, un secolo dopo, includessimo in questo vasto cantiere le fantasie originarie dell’Islam e i motivi della sua istituzione simbolica? È possibile estendere all’Islam il progetto freudiano di riportare alla luce le rimozioni costitutive delle istituzioni religiose e tradurre la loro metafisica in metapsicologia? Fethi Bensalma, psicoanalista, è docente di Psicopatologia presso il Dipartimento di Scienze Umane Cliniche dell’Università Diderot Parigi VII. Fondatore del Relais della Città Internazionale Universitaria di Parigi e direttore della prestigiosa rivista “Chaiers Intersignes” da lui fondata nel 1990. Direttore della Scuola di Dottorato di Psicopatologia e Psicoanalisi dell’Università Parigi VII. Tra le sue pubblicazioni tradotte in italiano ricordiamo: La psicoanalisi alla prova dell’Islam, Dichiarazione di non sottomissione. A uso dei musulmani e di coloro che non lo sono, La guerra delle soggettività nell’Islam, Un furioso desiderio di sacrificio. Il supermusulmano. Egli ha inoltre pubblicato numerosi studi di clinica psicoanalitica così come sui rapporti tra Islam e Occidente, sulle intersezioni tra l’Islam e l’Europa in epoca contemporanea, sulle migrazioni e la clinica...
Antonio Di Ciaccia

Antonio Di Ciaccia

“Qual’è il nome del controtransfert in Lacan?”. E’ il titolo di una relazione che Antonio Di Ciaccia terrà il 21 novembre 2020, a Bologna, ai “Seminari Internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane. Secondo Lacan, il controtransfert non è un concetto analitico. Questo vuol dire che il controtransfert è all’opera come resistenza rispetto al transfert del paziente, poiché si situa nel registro dell’immaginario. Quando invece è all’opera nel registro del simbolico, Lacan lo chiama desiderio dell’analista. Il mio intervento cercherà di precisare questa differenza dal punto di vista della teoria e della pratica clinica. Antonio Di Ciaccia: psicoanalista della ECF, SLP e AMP (cioè Ecole de la Cause freudienne, Scuola lacaniana di Psicoanalisi, Associazione mondiale di Psicoanalisi). Presidente dell’Istituto freudiano, direttore responsabile de “La Psicoanalisi” (Casa ed. Astrolabio) curatore e traduttore degli “Altri scritti” e dei “Seminari” di Jacques Lacan per Einaudi e Astrolabio....
Roland Gori

Roland Gori

“Sognare il mondo per poterlo trasformare”, questo è il titolo di una relazione che Roland Gori terrà a Bologna, il giorno 19 maggio 2018 nell’ambito dei “Seminari Internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane. “In questa epoca l’homo psychologicus, l’uomo della realtà psichica e della relazione simbolica non sembra incontrare grande fortuna. L’umano si è convertito ai dati del digitale e alle virtù delle meravigliose innovazioni tecnologiche incaricate di rivitalizzare un “mondo senz’anima”, un mondo che la fredda ragione tecnica, strumentale ed economica ha privato del sacro. Tale razionalizzazione morbosa del mondo e del soggetto è devitalizzante, alienante e cosificante. Posti di fronte a questa terribile minaccia, ci corre l’obbligo di riflettere su quale sia il posto della cultura, sulla funzione della parola, del racconto e della scrittura, per quanto concerne la fabbrica delle soggettività e del legame sociale. Se l’arte del racconto tende a venir meno, se la figura epica della verità tende a sparire, se le virtù deperiscono nelle forme corrotte delle nostre “democrazie della perizia e dell’opinione”, tutto questo avviene perché noi non abbiamo saputo preservare la nicchia ecologica dell’”uccello si sogno che cova l’uovo dell’esperienza”, come dice Walter Benjamin. La psicoanalisi, curandosi di ciò che è psichico attraverso l’esperienza del sogno e del suo racconto indirizzato ad un Altro, permette di dare una forma ad un destino. Detto in altri termini, la psicoanalisi rende possibile la creazione di un avvenire che non sia pura e semplice...
René Kaes ai “Seminari Internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane.

René Kaes ai “Seminari Internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane.

“La metapsicologia oggi” è il titolo di una relazione che Renè Kaes presenterà a Bologna il 14 aprile 2018 ai “Seminari Internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane. Dice René Kaes: “L’estensione della pratica psicoanalitica è una costante vitale e quindi conflittuale della sua storia. E ha come conseguenza la trasformazione dei suoi oggetti teorici e dei modelli di comprensione costruiti a partire da essa. Questa estensione è una condizione del suo sviluppo, ma solleva un problema, cioè un ostacolo al sapere stabilito sulla base del suo metodo iniziale : il dispositivo princeps della cure è un soggetto singolo. Se si accetta di pensarne l’emergenza e le conseguenze, allora l’estensione è un lavoro di creazione. In questo caso, occorre chiedersi quali trasformazioni nel corpo teorico della psicoanalisi sono necessarie quando il campo della sua pratica e la clinica che lo accompagna conoscono un’estensione tale da sconvolgere la conoscenza stessa dell’inconscio.” René Kaës: Professore emerito di Psicologia e Psicopatologia Clinica all’Università Lumière Lyon 2. Psicoanalista, psicoanalista di gruppo e conduttore di psicodramma.Membro titolare della Société Française de psychothérapie psychanalytique de groupe. Presidente anziano del Cercle d’Etudes Françaises per la Formazione e la Ricerca in Psicoanalisi: gruppo, psicodramma, istituzione. Autore di molte opere di psicoanalisi sul gruppo, il sogno, il soggetto e l’intersoggettività, le alleanze inconsce, la trasmissione intergenerazionale della vita psichica, l’epistemologia della psicoanalisi (Boston, Rowman & Litttlefield, 2017, in corso di stampa)....