Seminari Internazionali. Programma 2024.

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Psicoterapia e Scienze Umane

Programma dei

Seminari internazionali 2024

I Seminari internazionali sono così articolati: relazione introduttiva, gruppi di discussione, discussione generale in plenaria. Obiettivo dei Seminari è fornire stimoli ed elementi di formazione permanente su temi di teoria psicoanalitica, teoria della tecnica e scienze umane. Ogni Seminario ha un coordinatore responsabile dell’organizzazione.

I Seminari Internazionali si tengono a Bologna, con inizio alle ore 14,30 e termine alle ore 19,30. E’ prevista l’assegnazione di crediti ECM. Per informazioni e/o iscrizione: comelli.dante@gmail.com

 

Date, relatori, titoli

20 Gennaio Piero Porcelli (Bari).  Psicosomatica: possibili istruzioni per l’uso

17 Febbraio Silvio Lenzi (Bologna). La terapia cognitiva come metodo esplorativo: il contributo del cognitivismo clinico italiano alla tecnica del dialogo terapeutico

20 Aprile Camillo Loriedo (Roma). L’evoluzione della terapia ipnotica: dall’induzione all’evocazione

18 Maggio Roberto Beneduce (Torino). Dove psiche, politico, storia e cultura s’incontrano

21 Settembre Luigi Zoja (Milano). Il declino del desiderio

19 Ottobre Daniele Giglioli (Trento). Chi ha bisogno di traumi e di vittime. L’immaginario luttuoso come forma di governo assoluto

16 Novembre Francesco Conrotto (Napoli). Psicoanalisi tra neuroscience e metapsicologia

 

Presentazione del Programma 2024

Care Colleghe, cari Colleghi,

quello del prossimo anno, a mio avviso, è un numero particolare con tanti temi, tutti di grande interesse. Ad esempio, Camillo Loriedo parlerà degli sviluppi proposti da Milton H Erikson sulla terapia ipnotica. L’ipnosi, che io mi ricordi, è un argomento mai trattato nei nostri seminari e aspetto di ascoltarlo con grande interesse. Poi Pietro Porcelli tratterà di psicosomatica, in particolare illustrerà, da grande esperto, gli assi portanti che permettono al terapeuta di decidere o meno l’intervento psicoterapico nei pazienti con malattie fisiche. Roberto Beneduce con la verve che ben conosciamo, e che rende memorabili i suoi interventi, sulla base dell’etnopsichiatria postcoloniale praticata da molti anni nel Centro di Torino e in altri luoghi, affronta vari temi che non riguardano solo l’etnopsichiatria, nella consapevolezza che la psichiatria antiistituzionale sta perdendo, con evidenza, l’originaria spinta propulsiva. Silvio Lenzi ci porterà le novità della attuale terapia cognitiva, evoluzione del cognitivismo italiano, fondato da Vittorio Guidano e Giovanni Liotti. Particolarmente interessanti sono i punti di contatto, evidenziati dal nuovo approccio, con alcuni modelli psicodinamici, in precedenza del tutto ignorati. Luigi Zoja, che ben conosciamo con il suo indimenticabile “Il gesto di Ettore”, affronta un tema imprevedibile ovvero la tendenza, soprattutto fra i giovani, ad una costante diminuzione dell’attività sessuale. Particolarmente interessanti sono le ipotesi che il Relatore pone alla base di questo fenomeno. Daniele Giglioli definisce il discorso luttuoso l’ultima possibilità di parlare da un punto di vista assoluto. Quasi un dogma che non può sottoporsi al vaglio della contraddizione e della verifica. Forse è rimasto l’ultimo argomento su cui non ci si può dividere, essere in disaccordo. Francesco Corrotto solleva un interessante problema: il rapporto fra la scienza e l’inconscio. Apparentemente incompatibili per la loro essenza, il Relatore, ricordando che la conoscenza è sempre influenzata dall’osservatore, discute il rapporto fra i due che non è solo legato a fattori razionali, ma a causa del rapporto, anche a fattori affettivi.

Buon lavoro

Alberto Merini