“La prospettiva di campo in psicopatologia e in psicoterapia della Gestalt” (Gianni Francesetti)

La teoria del campo è un costrutto teorico centrale nella psicoterapia della Gestalt, sin dalle sue origini. In termini generali consente di focalizzare l’influenza che la situazione ha sull’individuo. Una delle conseguenze rilevanti di questa prospettiva è che il Sé è considerato un processo emergente nel contatto e non una struttura già definita. La differenziazione fra sé e l’altro (o fra Io e mondo, o fra soggetto e oggetto) è dunque un risultato del processo percettivo e non un a priori nell’incontro. Questa prospettiva ha alcune conseguenze sul modo di guardare all’incontro clinico, in termini psicopatologici, diagnostici e psicoterapeutici. In particolare, è possibile distinguere tre paradigmi nel lavoro clinico: un paradigma monopersonale, uno bi-personale e uno di campo. Verranno delineate alcune caratteristiche di questi tre paradigmi, e attraverso una vignetta clinica verrà illustrato un intervento nella prospettiva di campo.

Gianni Francesetti è psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt, didatta e supervisore internazionale, ha pubblicato libri e articoli sull’approccio fenomenologico-gestaltico alla psicopatologia e alla clinica. È docente incaricato dell’insegnamento “Il modello fenomenologico esistenziale e la sua applicazione in ambito clinico” presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. È condirettore dell’Istituto di Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt (IPSIG) di Torino e Presidente del Centro Torinese di Terapia della Gestalt Poiesis, ed è past-president della Società Italiana Psicoterapia Gestalt (SIPG), della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP) e dell’European Association for Gestalt Therapy (EAGT). È membro del New York Institute for Gestalt Therapy (NYIGT).