Felice Cimatti

 

La mente estatica: psicoanalisi ed esperienza del sacro.  Quella del “sacro” è una pulsione umana, generata dal collasso della mente logicolinguistica quando si trova di fronte non tanto a qualcosa di inspiegabile, quanto di fronte al fatto stesso del mondo. In effetti l’umano non cerca altro che spiegazioni (come l’analizzante chiede all’analista il perché del suo disagio); ma le spiegazioni, per la loro natura, non sono altro che spiegazioni, e non possono certo acquietare l’inquietudine della domanda. Si tratta allora non di proporre un’altra spiegazione, al contrario, in questione è il fermare il dispositivo della domanda: allora il sacro appare. In questo senso tutto mondano il sacro riguarda anche la psicoanalisi, perché si può pensare che obiettivo dell’analisi sia porre l’analizzante nella condizione di sostare nella propria inquietudine senza esserne turbato. La mente estatica è questa disposizione, che pone fine, in senso strutturale, all’analisi stessa.

Felice Cimatti (Roma) insegna Filosofia del Linguaggio all’Università della Calabria. Fra le sue pubblicazioni Il volto e la parola; La vita che verrà. Biopolitica per “Homo sapiens”; Filosofia dell’animalità; Il taglio. Linguaggio e pulsione di morte; Sguardi animali; Cose. Per una filosofia del reale; La vita estrinseca. Dopo il linguaggio; A Biosemiotic Ontology. The Philosophy of Giorgio Prodi; Unbecoming Human: Philosophy of Animality After Deleuze. Insieme a Carlo Salzani ha curato la raccolta Animality in Contemporary Italian Philosophy. Nel 2012 ha ricevuto il Premio Musatti dalla SPI, Società Psicoanalitica Italiana. È un conduttore di Rai-Radio 3 (Uomini e Profeti).