Teoria della Tecnica Psicoanalitica. ed. Boringhieri, Torino 1976. (pp. 273)
Il libro, presentato al pubblico italiano nel 1976 dall’Editore Boringhieri nel Programma di Psicologia, Psichiatria, Psicoterapia, diretto da Pier Francesco Galli, è la versione scritta, come apprendiamo dalla prefazione all’edizione americana, del 1958, dei seminari di tecnica psicoanalitica tenuti dall’autore al Topeka Institute for Psychoanalysis, nell’ambito del suo insegnamento di teoria della terapia psicoanalitica.
Secondo Menninger, se la psicoanalisi avesse come unico valore l’effetto terapeutico, essa non avrebbe prospettive. Metodi più rapidi e meno impegnativi potrebbero ugualmente fornire sollievo ai malati, ma solo la psicoanalisi si propone di cambiare la struttura psichica e il modo di vedere le cose, e di ottenere non solo una attenuazione dei sintomi, ma pure che i pazienti imparino da essi. La psicoanalisi ha una grande valenza educativa, oltre a rappresentare anche un metodo di ricerca sulla mente rivelatosi quanto mai fecondo e ricco di risultati. Essa può essere maggiormente di aiuto all’uomo, e a più persone, attraverso l’applicazione dei suoi principi e delle sue conoscenze mediata da una sua diffusione fra chi insegna psichiatria e scienze sociali, che non attraverso la sua applicazione come metodo di cura in singoli casi.
Il libro è uno strumento concepito per la formazione degli analisti, ma utile anche a tutti coloro i quali hanno interesse a scoprire quanto avviene nella stanza d’analisi e a quanti operano nel settore psicologico-psichiatrico, e fornisce strumenti per comprendere il processo psicoanalitico e per muoversi con competenza in una complessa relazione, attraversata da dinamiche spesso oscure e caotiche, utilizzando a questo fine la strutturazione di un contratto fra analista e paziente, con la definizione delle condizioni ambientali del processo, dei suoi limiti e regole, e la rigorosa conoscenza e capacità di applicazione della teoria, per sottrarre la psicoanalisi all’arbitrio e ai “pericoli di una concezione magica e oracolare”, come viene sottolineato nella quarta di copertina del volume.
Il libro si compone di sette capitoli. Si riporta qui l’indice abbreviato, senza i paragrafi di ogni singolo capitolo:
- Introduzione e rassegna storica
- Il contratto: la situazione del trattamento psicoanalitico come rapporto di scambio bilaterale
- La regressione: la reazione del primo contraente alla situazione del trattamento psicoanalitico
- La traslazione e la controtraslazione: la partecipazione involontaria del secondo contraente nel corso del trattamento
- La resistenza: le paradossali tendenze mostrate dal primo contraente al fine di far fallire lo scopo del contratto
- L’interpretazione e altri interventi: la partecipazione volontaria del secondo contraente
- Il compimento del contratto: la separazione dei due contraenti