Lodovico Perulli

Il fenomeno degli adolescenti in ritiro sociale estremo. Hikikomori o ritiro sociale estremo è un fenomeno psico-sociale che ha ricevuto molta attenzione in Giappone a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Negli ultimi quindici anni, a partire da casi sporadici e isolati, ha continuato a crescere e a diffondersi anche nei paesi occidentali, tanto che oggi tutti i paesi industrializzati vivono questo fenomeno. Nonostante l’Hikikomori possa riguardare qualsiasi età, l’adolescenza viene riconosciuta come un’età particolarmente esposta. Sono adolescenti e giovani adulti che sembrano attratti da un ritiro radicale dal mondo: rompono ogni legame all’interno della famiglia e della loro rete sociale. Non hanno né rivendicazioni né discorsi di contestazione, né quasi mai manifestazioni di violenza esteriorizzata, ma rifiutano ogni forma di impegno: affettivo, scolastico, professionale, associativo. E’ aperto il dibattito se integrarli o no in una psicopatologia. Secondo alcuni deve essere considerato una patologia, altri sostengono il contrario. In realtà i casi incontrati nella pratica clinica sono molto polimorfi, e consigliano prudenza di fronte ad eventuali facili generalizzazioni.

Lodovico Perulli (Venezia). Medico, neuropsichiatra dell’infanzia e adolescenza, ha perfezionato la sua formazione specialistica con stages presso l’ospedale Saint Vincent De Paul di Parigi, il Dipartimento Neuropsichiatrico della Vanderbilt University di Nashville, l’Istituto Mutualistico Mont Souris di Parigi. Ha completato il training di formazione della Tavistock Clinic di Londra con sede a Milano. E’ stato primario del Servizio di Neuropsichiatria infantile a Venezia dal 1987 al 2009. Dal 2009 ad oggi svolge funzione di supervisore delle Comunità residenziali per adolescenti di Codess Sociale con sedi a Padova, Verona e Mogliano Veneto. Ha insegnato psichiatria e psicopatologia dell’età evolutiva presso la Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza dell’Università di Padova. E’ membro dell’AEPEA (Associazione Europea di Psicopatologia dell’Infanzia e Adolescenza) e fa parte del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione.