“L’Io non è padrone in casa propria”. Identità e maschere. Bologna, 20 febbraio 2016. Seminari Internazionali di Psicoterapia e Scienze Umane.

I nuovi miti identitari, la moltiplicazione nel tempo attuale dei processi di soggettivazione e la proliferazione quindi di nuovi saperi sulle identità, hanno reso inattuali o insufficienti i vecchi costrutti, e quanto su di loro poggiava: l’ordine familiare, le identità di genere, la differenza fra i sessi e le generazioni, il sentimento di sé. E’ in atto una vera mutazione antropologica dell’umano, rilevata dalle arti, dalla letteratura, dalla scienza, cui corrisponde in ciascun individuo una lacerazione, una ferita aperta, un enigma che cattura. La riflessione psicoanalitica –integrata dalle intuizioni della letteratura– ripercorre le trame e interroga il senso di un lavoro psichico interminabile: quello che determina il senso di invarianza e nello stesso tempo il divenire di ciascuno, in cui si intrecciano il pulsionale, l’immaginario e il simbolico.